Cima di Palù. In fondo a destra Cima Setteselle e F.lla d'Ezze
AVVICINAMENTO IN AUTO
L’escursione parte da Frotten, in Val dei Mocheni (TN). Per raggiungere il punto di partenza occorre arrivare a Pegine Valsugana e da qui seguire le indicazioni per la valle suddetta. Oltrepassato di un paio di chilometri Palù del Fersina, si giunge al parcheggio a pagamento (6 €/giorno) di Frotten, dove si lascia l’auto (m 1500 m).
ESCURSIONE A PIEDI
Dal parcheggio procediamo lungo la stradina asfaltata per una quindicina di minuti e, dopo aver superato due gruppetti di case, imbocchiamo il sentiero n.370 verso il Passo Palù che si stacca sulla destra. La traccia sfiora alcune baite dalle belle architetture lignee e con pendenza decisa giunge in località Auzertol (m 1760, 45’), dove c’è la possibilità di deviare verso la Croce di Laner e il Rifugio Sette Selle. Noi rimaniamo sul n.370 e, camminando all’interno di un bosco di larici sempre più rado, giungiamo a un’ampia radura dove spiccano il giallo dei fiori di senecio e il blu di quelli di aconito (molto velenosi), entrambe piante tipiche delle valli umide come quella che stiamo percorrendo.
Adesso davanti a noi, in alto, è visibile la sella del Passo Palù, che raggiungiamo con mezz’ora di cammino ancora (m 2071, 1h 40’). Qui il panorama si apre verso la Val Calamento, con la radura della Malga Cagnon di Sotto sovrastata dall’omonima cima e, più lontano, verso il cono del Monte Ziolera.
Sul passo abbandoniamo il n.370 per seguire a sinistra (nord) il n.340, in direzione del Monte Conca. Il sentiero guadagna ancora quota percorrendo alcuni tratti di cresta sempre più panoramici. La Cima d’Asta, il Gruppo di Rava e la Cima Sette Selle si aggiungono ora al panorama già ricco, mentre in lontananza spuntano anche le Pale di San Martino.
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In una decina di minuti raggiungiamo facilmente la croce di cima (m 2301, 2h 40’) dalla quale possiamo godere del panorama completo, a 360°. Da questa terrazza aerea distinguiamo, senza soluzione di continuità, il Rujoch, il Monte Croce e i lontani Catinaccio, Sella e Sassolungo, per citare solo le montagne più note.
Avvolti da questa immensità, consumiamo il nostro pranzo al sacco.
Dopo la sosta torniamo sul n.340 percorrendo a ritroso la via della breve salita.
Continuando verso nord caliamo al Passo Cagnon di Sopra (m 2121, 4h 10’), dove deviamo a sinistra lungo il n.314 per iniziare il percorso di rientro. La traccia, perdendo lentamente quota in mezzo a luminosi prati fioriti, transita nei pressi di una cascata, sfiora diverse baite e conduce infine al punto di partenza (m 1500, 6h).
Principali motivi di interesse: le fioriture di stagione; i panorami che nell’avvicinamento alla vetta del Monte Conca si arricchiscono di nuove vedute; le numerose baite dalle caratteristiche architetture lignee.
DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: 800 m
LUNGHEZZA: 11 km
TEMPO (comprese le soste): 6 ore
CARTA: Kompass n.626
Foto dell'11.08.2012
Anziana signora alle prese con un asinello
Baita lungo la salita verso Passo Palù
Particolare della baita
Particolare della baita
Luminoso bosco di conifere
Panorama sulle Alpi Vigolane dal sentiero della salita
Fioritura di piante di Senecio
Aconito, pianta molto velenosa. Sullo sfondo il Passo Palù
Passo Palù
Sul Passo Palù. In fondo il cono del Monte Ziolera
Vista sulla Val Calamento da Passo Palù.
In primo piano la radura della Malga Cagnon di Sotto
Monte Conca
Passo Garofani e Slimber.
In fondo Cima Sette Selle e Forcella,d'Ezze
Vista dalla cima del Monte Conca. In fondo,
al centro, si riconosce la Cima d'Asta
A sinistra la cresta del Rujoch
Monte Croce e Passo Cadin visti dalla cima del Monte Conca
Sul Passo Cagnon di Sopra. In fondo il Monte Croce
Farfalla Vanessa su fiore di Cirsio
Particolari ramificazioni di un tronco
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