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"la vita non si misura in anni, ma col numero degli attimi che ti lasciano senza respiro..."

Frase trovata nel diario di un bivacco

PIAN DE LE FEMENE


AVVICINAMENTO IN AUTO
Il punto di partenza si trova in loc. Melere, un paio di chilometri a ovest di Valmorel, nel bellunese. Per arrivare al grazioso paesino reso famoso dal giornalista scrittore Dino Buzzati si percorre la comoda strada asfaltata che parte dalla SP1 della Valbelluna a est di Trichiana, subito dopo il ponte sul torrente Limana. Ampia possibilità di parcheggio nei pressi di un’area attrezzata a parco giochi (m 820).

ESCURSIONE A PIEDI
Nei pressi del parcheggio una tabella gialla col segnavia n°1 invita a procedere verso sud, lungo una stradina che si inoltra nel bosco. Dopo pochi minuti il nostro sentiero si stacca a sinistra rispetto alla strada boschiva che stiamo percorrendo e inizia a risalire deciso il versante nord del M.te Frontal. Con l’aiuto di bolli bianco-rossi e tabelle attraversiamo un bel bosco misto e arriviamo alla piccola radura in cima al Monte Frontal (m 1247, 1h 10’). Il panorama ora si apre verso sud e abbraccia le cime che vanno dal Col Visentin al Monte Cimone. Sotto di noi, a ovest, bella veduta di Pianezze, in Val Brenta. Riprendiamo il cammino verso sud col n°1 che torna a inoltrarsi nel bosco. Dopo una perdita di quota iniziale di circa 60 m la traccia,  mantenendosi a ridosso del filo di cresta, passa davanti a una casera diroccata e ad una “posa” per sbucare, infine, nella sella prativa del Col de le Zercole (m 1229, 1h 50’). Sull’ampia radura sorge un bivacco aperto che in caso di necessità può offrire riparo. A questo punto il sentiero piega a sinistra (est) e in leggera discesa, attraverso un ambiente sempre più aperto verso le propaggini occidentali del Monte Cor, conduce al Pian de le Femene (m 1160, 2h 15’). In prossimità del grande parcheggio sorge il monumento dedicato alle donne della Resistenza. Possibilità di ristoro al Rif. Pian de le Femene e alla Casera Vecia. Da qui, seguendo in direzione ovest il n°990 (che qui è comune con la stradina asfaltata), superiamo in leggera salita il Col di Saler e arriviamo al quadrivio di Pian di Frassenè (m 1100, 2h 40’). Una tabella recante le indicazioni per Melere e Rif. Pranolz invita a seguire la strada forestale della Val Negra per rientrare al punto di partenza. Scendiamo, dunque, per questa strada bianca che per buona parte del suo percorso angusto di fondovalle presenta pochi motivi di interesse. Al termine della valle passiamo davanti alla bella Casera Col di Tabac, rimessa a nuovo, e poco oltre intercettiamo la stradina asfaltata che sale da Pranolz. Qui andiamo a destra, in discesa e, con la strada ora bianca, ora asfaltata, passiamo in rassegna alcune interessanti casere con bellissime radure prative contornate da fitti boschi misti. In autunno questo ambiente si accende di mille colori. Poco prima di sbucare sulla strada dove sorge il Rif. Pranolz, in corrispondenza di una piazzola con parcheggio, abbandoniamo la stradina percorsa finora per andare a destra, su sentiero, e giungere al punto di partenza.

Principali motivi di interesse: antichi insediamenti, i colori autunnali, gli ampi panorami.

Dislivello: m 500
Difficoltà: E
Lunghezza: km 12
Tempo: 5h (comprese le soste)
Carta: LagirAlpina n°4, scala 1:25000


Le seguenti foto sono state scattate il 23.10.2010



Loc. Melere: area attrezzata nei pressi della quale si parcheggia

Casera subito dopo il punto di partenza

Ruderi di un ovile tra M.te Frontal e Pian de le Zercole


Pian de le Zercole col bivacco

Panorama verso M.te Cor, poco prima di Pian de le Femene

Paesaggio autunnale poco prima di Pian de le Femene

Pian de le Femene

Insegna del Rif. Pian de le Femene

Casera Col di Tabac

Casera in Val Brenta

Colori della Val Brenta

Colori della Val Brenta

Colori della Val Brenta

Stradina fra due casere in Val Brenta







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