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"la vita non si misura in anni, ma col numero degli attimi che ti lasciano senza respiro..."

Frase trovata nel diario di un bivacco

LAGHI MOREGNA, TROTE, BRUTTO


AVVICINAMENTO IN AUTO
Il punto di partenza è la Malga Valmaggiore, raggiungibile da Predazzo, in Val di Fiemme, con una stradina asfaltata che in circa 7 km conduce alla magnifica radura dove sorge il complesso della malga e dove si può parcheggiare (m 1608).

ESCURSIONE A PIEDI
Dal parcheggio seguiamo il segnavia CAI SAT n°339 che dopo essere passato davanti alla malga prosegue su stradina boschiva e poi su mulattiera a volte sconnessa, fino a guadagnare la quota della conca prativa dove sorge la Malga di Moregna (m 2080, 1h 40’). Una parte della costruzione è aperta ed è adibita a bivacco. Dentro vi è la possibilità di trovare alcuni generi di prima necessità e, all’occorrenza, di pernottare su apposito tavolaccio. Poco più in basso, in ambiente molto bello e solitario, occhieggiano le verdissime acque del Lago Moregna. Dopo una sosta adeguata sulle sue morbide sponde, riprendiamo a salire in ambiente aperto per il n°339. Poco prima di una sella, superiamo la deviazione con segnavia N°349b (m 2172, 2h 40’), che percorreremo più tardi per raggiungere il Bivacco Paolo e Nicola, dopo aver visitato il Lago delle Trote e il Lago Brutto. Accompagnati dal panorama di Predazzo sullo sfondo del Latemar , dopo una leggera perdita di quota, ad un bivio (m 2150, 3h) andiamo a sinistra sul sentiero n°349, verso il Lago Brutto. Poco oltre, un belvedere panoramico permette un’ottima visione del Lago delle Trote, quaranta metri sotto di noi. Ancora una quindicina di minuti e siamo al Lago Brutto (m 2210, 3h 20’). A dispetto del nome, il luogo è molto bello e selvaggio e invita ad una sosta. A questo punto, per raggiungere il Bivacco Paolo e Nicola, invece di valicare la ripida F.lla Moregna che ci farebbe salire di altri 190 metri, decidiamo di ritornare per facile terreno sui nostri passi fino al bivio già citato col n°349b, a 2172 m di quota,. Da qui con percorso panoramico sopra il Lago Moregna, aggiriamo la base della Cima omonima e torniamo a immetterci sul n°349 che scende sul versante opposto della F.lla Moregna (m 2200, 5h 30’). Ora procediamo a sinistra e aggiriamo in costa le Cime di Valbona e di Valmaggiore portandoci sul Dosso Caligher (m 2190, 6h 15’) (possibilità di scendere al punto di partenza per la Valbona con una traccia segnalata in loco, ma non sulla cartina). Con qualche tornante perdiamo un po’ di quota e con un ultimo tratto in falsopiano arriviamo all’ampia F.lla Valmaggiore dove sorge il Bivacco Paolo e Nicola (m 2180 , 6h 40’), attrezzato con sei brande, un tavolo con panchine e una stufa. Qualche decina di metri a sud, belvedere sulla Cima d’Asta. Col n°335 inizia ora la lunga discesa che, transitando per l’alta Valmaggiore, ci riporta al punto di partenza.(m 1608, 8h 30’).

Principali motivi di interesse: lago Moregna, lago delle Trote, lago Brutto, Bivacco Moregna, Bivacco Paolo e Nicola, gli ampi panorami sulle Dolomiti di Fassa, la solitudine; i silenzi rotti solo dal rumore dell’acqua.


Difficoltà: EE
Dislivello: m 700
Lunghezza: km 14
Tempo: 8 h 30’ (comprese le soste)
Carta: Kompass n°626, 1:25000


Foto del 04.09.2010


Malga Valmaggiore, punto di partenza


Lago Moregna


La mulattiera che sale dal Lago Moregna al Lago delle Trote


Predazzo sullo sfondo del Latemar


F.lla Coldosè. In basso a destra uno scorcio del Lago delle Trote


Lago delle Trote



Lago Brutto e F.lla Moregna


Lago Moregna visto dal sentiero che conduce al Bivacco Paolo e Nicola


La radura della Malga Valmaggiore, punto di partenza


F.lla Moregna, vista dal versante est


Il sentiero taglia in costa i ghiaioni di Cima Valmaggiore e procede verso Dos Caligher (sin)


Dal Dos Caligher verso l'intaglio di F.lla Valmaggiore


Bivacco Paolo e Nicola, sulla F.lla Valmaggiore


Dall'interno del bivacco, verso Valmaggiore


Dai pressi del Bivacco, vista sul profilo sfumato di Cima d'Asta


Discesa da F.lla Valmaggiore, visibile in alto


Cavalli al pascolo in loc. "laghetti", lungo la discesa



Alcuni colori dell'escursione





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