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"la vita non si misura in anni, ma col numero degli attimi che ti lasciano senza respiro..."

Frase trovata nel diario di un bivacco

SAN GERVASIO - PIAN DI COLTURA


AVVICINAMENTO IN AUTO
Il punto di partenza si trova presso la chiesetta di San Gervasio, piccola frazione di Lentiai, nella Valbelluna. Dalla chiesa in centro a Lentiai si procede verso est lungo la SP1 per circa 300 metri, poi si seguono verso sud le indicazioni per Colderù e Pian di Coltura. Per ottima strada asfaltata, si supera Colderù di circa 1,5 km e si arriva nei pressi della chiesetta, dove si può parcheggiare (m 587) sia pure in spazi ristretti.

ESCURSIONE A PIEDI
Dalla chiesetta ci dirigiamo a ovest per una stradina asfaltata in leggera discesa che, subito dopo una grande fattoria situata a sud del Col Frontal, abbandoniamo per seguire a sinistra (sud) la direzione indicata da una tabella metallica con il n°3 (m 550, 10’). Il percorso è assistito anche da tabelle di legno recanti la scritta “San Gervasio – Pian di Coltura”. Entriamo in un fitto bosco di noccioli e quasi subito siamo costretti a calzare le racchette da neve e le ghette a causa dello spesso manto nevoso (50-60 cm) che ricopre il terreno. Il sentiero sale regolare e ed è un piacere percorrere i lunghi e frequenti tunnel formati dai rami delle piante piegati dal peso della neve. Siamo i primi, dopo le nevicate, a passare da qui. Procediamo con la neve vergine che “scrocchia” sotto i nostri piedi e, dopo aver lasciato sulla destra una casera (m 700, 55’) in parte ristrutturata, giungiamo alle grandi radure ............. ..................       ................. .................. ............. .................. .................. ................... ..................... ....................... ................. mentre il panorama si mantiene aperto sulla parte est della Valbelluna e del gruppo del Cesen. Più i basso troviamo nuove radure e una vecchia casera incorniciata dalla Vette Feltrine, che nel frattempo sono tornate davanti a noi (m 730, 3h 10’). Per sentiero sicuro e tranquillo, percorriamo l’ultima parte del tracciato scendendo ai margini del bosco con frequenti aperture panoramiche sulla Valbelluna innevata e sulla sua corona di cime. Arrivati sulla strada asfaltata, col M.te Pizzocco e la valle del Piave avvolta dalla foschia davanti, in pochi minuti raggiungiamo il punto di partenza.

Difficoltà: E
Dislivello: m 340
Lunghezza: km 6
Tempo: 4 h (comprese le soste)
Carta:  LagirAlpina n°4, 1:25000

Foto del 04.12.2010
   
Indicazioni da seguire

All'interno di un tunnel

Pettirosso infreddolito

Sensazione di calore...

Il peso della neve

Capitello in ricordo di una persona scomparsa

Ricovero sotto la neve

Magnifica solitudine

...non è il Canada (n°1)

Alberi di fico

Un po' di colore in mezzo a un paesaggio in bianconero

Sulla neve vergine

Radura con casera nella cornice delle Vette Feltrine

...non è il Canada (n°2)

Val Belluna e Dolada, Col Nudo e Teverone

Pizzocco




2 commenti:

Anonimo ha detto...

La foto intitolata "Valbelluna e monte Serva" in realtà ritrae Dolada, Col Nudo e Teverone

e314 ha detto...

Grazie per l'utile precisazione.