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"la vita non si misura in anni, ma col numero degli attimi che ti lasciano senza respiro..."

Frase trovata nel diario di un bivacco

CENGIA DI PRADA (Grappa)

AVVICINAMENTO IN AUTO
L'escursione prende l'avvio da Case Bolenghini (m 720) dove si può arrivare in auto. Dalla destra Piave, in corrispondenza della rotonda di Fener, si seguono prima le indicazioni per Alano e poi quelle di Quero. Da qui parte la strada che si insinua nella valle di Schievenin fino all'omonimo paese. Nell'abitato, presso un'osteria, si trovano sulla destra le indicazioni che conducono attraverso la Val di Prada a Case Bolenghini. Il piccolo parcheggio si trova alla fine del paese, dove termina la strada asfaltata.

ESCURSIONE A PIEDI
Dal parcheggio (m 720) si segue la strada bianca fino a una forcella (m 1020) che dà sulla valle del Piave dove si intercetta anche la strada boschiva (CAI n° 844) proveniente da Cilladon. Qui il sentiero abbandona la strada per salire a sinistra in costa panoramica fino a Stalle Paoda (m 1180; 1 h). Si supera la selletta a ovest delle stalle e ci si immette nel sentiero CAI n° 847 (Cengia di Prada) che si segue con diversi saliscendi fino a Stalle Zavate (m 1123; 3 h). Il sentiero è sempre molto bello e panoramico, tuttavia esige qualche attenzione in alcuni tratti leggermente esposti. Se si percorre in autunno è addirittura entusiasmante...
Per il rientro al punto di partenza, da Stalle Zavate si torna indietro (est) per circa 5' e in corrispondenza di un bivio si asseconda il sentiero in discesa, riconoscibile anche per la presenza di un masso fra i trochi di un arbusto cresciuto ai bordi della traccia. Inoltre, a guardar bene, ci sono anche delle indicazioni poco visibili in vernice nera su un piccolo masso adagiato nelle vicinanze. Il sentiero non reca alcun numero, però è sempre ben evidente e univoco. In costa si attraversa l'impluvio della Val di Sassumà al termine della quale si piega verso est e si inizia la discesa che conduce a Case Bolenghini.
Il percorso è adatto a persone esperte.

Principali motivi di ineresse: ampi panorami, Stalle Pàoda, Stalle Zavate, scorci paesaggistici veramente interessanti, fantasia di colori in autunno.

DIFFICOLTA': EE
DISLIVELLO: 700 m
LUNGHEZZA: 8 km
TEMPO: 4 h 30'

Le foto che seguono sono state scattate il 31.10.2009

Stalle Paoda


...dalla cengia, verso Val di Prada e Case Bolenghini


Cardo dentellato


I dirupi del M.te Santo


I dirupi del M.te Santo




I prati di Stalle Zavate, oltre la rupe bianca. Sullo sfondo il cono del Peurna


Spuntoni di roccia sotto il Sassumà


Pianta di rosa canina

Spuntoni di roccia sotto il Sassumà


Boschetto di larici nei pressi di Stalle Zavate



Ranuncolo




Veduta dalla vetrata di Stalle Zavate


...dai prati di Stalle Zavate verso Sassumà


M.te Peurna, dal sentiero del rientro a Case Bolenghini


4 commenti:

Francesco ha detto...

Complimenti per questo bellissimo blog
Ho visto delle splendide foto.
Averle le gambe per andare in questi posti....

Nicola Andreello ha detto...

Escursione effettuata il giorno 8/8/2017... Purtroppo è attualmente impossibile completare l'anello... Il sentiero del rientro a Case Bolenghini scompare nel nulla in una macchia di arbusti dopo qualche centinaio di metri dal bivio con il sentiero 847...

e314 ha detto...

E' un paio di anni che non passo da quelle parti, quindi non sono in grado di confermare quanto riportato dal Sig. Nicola Andreello. Di sicuro il sentiero di rientro a Case Bolenghini al tempo in cui il sottoscritto l'ha percorso non era una traccia incerta, ma ben evidente, marcata e non abbandonata. Data la presenza di altre deviazioni nelle vicinanze, il dubbio che mi sorge è che il sentiero descritto dal visitatore del Blog non corrisponda a quello da me riportato. Fondamentali riferimenti per la deviazione dal n.847 sono il masso imprigionato dai tronchi di un arbusto e le indicazioni scritte con vernice nera su di una pietra adagiata nelle vicinanze. Ringrazio, comunque, Nicola Andreello per la sua segnalazione.

Nicola Andreello ha detto...

Ho trovato il masso come indicato nella relazione e sono stato confortato pure dalla scritta "PRADA" su un cartello di legno all'imbocco del sentiero... Dato che però non mi ritengo un escursionista di grandissima esperienza (media, non di più...), potrei aver perso la traccia forse anche banalmente. D'altronde i gestori di Malga Pàoda mi hanno detto mentre stavo rientrando che non si cura più da diversi anni la manutenzione di vari sentieri nella zona. E loro di quel sentiero nulla sapevano. Ed era senz'altro un sentiero importante, dato che all'innesto, poco sopra Case Bolenghini, si trova un interessante pannello esplicativo con note storiche sulla Prima Guerra Mondiale.