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"la vita non si misura in anni, ma col numero degli attimi che ti lasciano senza respiro..."

Frase trovata nel diario di un bivacco

PASSO RONDOI


AVVICINAMENTO IN AUTO
Il punto di partenza è la Val Campo di Dentro, tra San Candido e Sesto Pusteria. Appena imboccata la valle vi è la possibilità di lasciare l’auto in un ampio parcheggio (m 1260) e di usufruire del bus navetta che permette di raggiungere in una decina di minuti il parcheggio alto, a quota 1508 m. Il costo del biglietto, (nel 2010), è di 1,50 euro a persona, con possibilità per i gruppi di avere sconti. Il bus funziona in estate dalle 09:00 alle 18:00. Fuori da questa fascia oraria si può circolare in auto.

ESCURSIONE A PIEDI
Dal parcheggio ci dirigiamo verso l’interno della valle e, seguendo le indicazioni, in breve siamo al Rif. Tre Scarperi (m 1626, 30’). Da qui seguiamo il sentiero n°105 che attraversa la magnifica piana dominata dai Tre Scarperi a sud e dal M.te Mattina a ovest. Giunti alla base di quest’ultimo, troviamo un bivio (m 1700, 1h) presso il quale andiamo a destra per il sentiero n°10 (riferimento su un masso nei pressi di una tabella ambigua) verso il Passo dei Rondoi. La traccia, sempre ben evidente e segnalata, ora sale decisa, attraversa più volte l’impluvio del vallone che stiamo risalendo e sbuca in una magnifica e ampia radura caratterizzata da un grosso masso nei pressi del quale una fontana permette il rifornimento d’acqua fresca e cristallina (m 1930, 1h 45’). In questo punto c’è anche la deviazione per salire alla F.lla del Lago, che vediamo alta sulla destra. La nostra meta, però, è il Passo dei Rondoi, che appare in tutta la sua bellezza alla testata della valle, dominato dalla omonima Croda. Dopo la sosta ristoratrice riprendiamo il sentiero che, con pendenza costante, risale il ripido ghiaione e ci permette di raggiungere il Passo dei Rondoi (m 2289, 3h 15’). La fatica fatta per arrivare fin qua è ampiamente ripagata dal panorama che si apre verso ovest, dove si individuano chiaramente i profili del Sorapiss, del Cristallo e dei Cadini di Misurina. La discesa lungo la base del M.te Rudo, verso Landro, si presenta inizialmente stretta e ripida per cui procediamo con un po’ di attenzione. Quando il sentiero raggiunge l’ampio pianoro ghiaioso e la segnaletica scompare, teniamo la sinistra del canalone e in corrispondenza dei primi mughi ritroviamo la traccia che da questo punto diventa facile e sicura fino al torrente Rienza (m 1650, 4h 45’). Dopo un lungo pediluvio ristoratore, per comoda stradina (n°102) raggiungiamo il parcheggio di Landro dove ci aspetta la seconda auto (m 1405, 7h’).

Principali motivi di interesse: la piana della Val Campo di Dentro col suo rifugio; un magnifico “cadino” panoramico con fontana a quota 1930 m, prima del Passo dei Rondoi; la finestra panoramica verso ovest offerta dal Passo dei Rondoi; il canalone selvaggio ai piedi del M.te Rudo, oltre il passo.

Difficoltà: EE
Dislivello: m 800
Lunghezza: km 12
Tempo: 7h (comprese le soste)
Carta: Kompass n° 625, 1:25000



Le foto seguenti sono state scattate il 26.08.2010

Dalla Val Campo di Dentro verso M.te Mattina. A destra il Passo Rondoi


Alle nostre spalle la Val Campo di Dentro col Rif. Tre Scarperi


Verso il Passo Rondoi con la Croda omonima


La F.lla da Lago, che lasciamo sulla destra


La Rocca dei Baranci


Il profilo sfumato del Sorapiss visto dal Passo dei Rondoi


La Croda dei Rondoi vista dal Passo Rondoi


Inizio della ripida discesa verso Landro


Il ghiaione della parte alta della discesa


Discesa dal Passo dei Rondoi


Il Passo dei Rondoi, alle nostre spalle


Pediluvio ristoratore sul torrente Rienza


Il Passo dei Rondoi, da cui siamo scesi, ormai lontano


Scendendo dalla Valle della Rienza, alle nostre spalle sbucano le Tre Cime di Lavaredo


La Carlina segnatempo che ha fatto bella mostra di sè per buona parte della salita



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