Vista da Pra' dell'Erta verso Monte Perlo, Piave e Colli Asolani
AVVICINAMENTO IN AUTO
Il punto di partenza si trova a Segusino, lungo la strada Sinistra Piave. Provenendo da sud, dopo essere entrati in paese si può lasciare l’auto nel parcheggio situato presso il Centro Ricreativo per Anziani, poco prima della piazza principale (m 200).
ESCURSIONE A PIEDI
Dal parcheggio procediamo verso nord per deviare a destra, dopo il centro del paese, verso Riva Secca. Ad un primo bivio con un capitello teniamo la destra e ad un secondo, pur senza segnaletica, andiamo ancora a destra. Ci troviamo adesso sul sentiero CAI n.1003, che seguiremo fino a Prà dell’Erta. A quota 350 m la strada cementata cede il posto a una pista forestale che, fiancheggiata da muri a secco, comincia a risalire le estreme propaggini occidentali del Monte Balcon. Lungo questo tratto passiamo nei pressi di due vecchi insediamenti con architettura
ESCURSIONE A PIEDI
Dal parcheggio procediamo verso nord per deviare a destra, dopo il centro del paese, verso Riva Secca. Ad un primo bivio con un capitello teniamo la destra e ad un secondo, pur senza segnaletica, andiamo ancora a destra. Ci troviamo adesso sul sentiero CAI n.1003, che seguiremo fino a Prà dell’Erta. A quota 350 m la strada cementata cede il posto a una pista forestale che, fiancheggiata da muri a secco, comincia a risalire le estreme propaggini occidentali del Monte Balcon. Lungo questo tratto passiamo nei pressi di due vecchi insediamenti con architettura
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ci obbligano a ricercare brevi passaggi alternativi all’interno del bosco. Intorno ai 550 metri di quota, il sentiero compie una brusca curva verso destra per ridiscendere in paese. Proprio sul tornante, due “ometti” di pietre ammassate a breve distanza l’uno dall’altro segnalano altrettante tracce che si staccano alla nostra sinistra. Imboccata quella più alta (sud), ci ritroviamo a percorrere il crinale dei Lavellar all’interno di un luminoso bosco di noccioli. Seguendo la linea di massima pendenza, resa agevole nei tratti più ripidi da alcuni tornanti, giungiamo a intercettare una stradina in corrispondenza della parte bassa di Pra’ de Spin. Alcune tabelle ci guidano attraverso una bella radura e poi di nuovo all’interno del bosco. Presto usciamo sul terreno aperto di Pra’ dell’Erta e con un tratto in costa molto bello giungiamo ad alcune casere circondate da grandi piante di latifoglie. Qui il panorama si apre ampio verso tutto il Massiccio del Grappa, mentre al fondo della valle possiamo osservare il sinuoso nastro d’argento del Piave che s’allunga verso il Montello e la pianura (m 850, 2h 30’).
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Dopo aver sfiorato una grande croce (m 800, 3h 15’) eretta in un punto panoramico, la traccia scende fino a intercettare una stradina in corrispondenza di una casera ristrutturata. Oltrepassato l’edificio di circa 100 m lasciamo la forestale per piegare a sinistra (segno bianco-rosso CAI) lungo un sentiero che scende rapidamente a una bella radura con una casera diroccata affiancata da un piccolo edificio sovrastato da un faggio enorme (m 600, 3h 40’). Procediamo ora sulla nuova pista forestale verso sud-ovest per circa un quarto d’ora, dopodiché con una breve deviazione a sinistra dal TV1 (o n.1012) in pochi minuti raggiungiamo la croce sommitale del Monte Perlo (m 610, 4h). Dalla piccola radura di cima, la vista si apre ampia verso sud, dove spiccano in particolare i vigneti di Valdobbiadene e, più lontano, il Montello. Rientrati sul TV1, proseguiamo
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un colle coi tralicci di due ripetitori. Lasciando a destra quello più in basso, imbocchiamo una bella traccia che in falsopiano conduce in una decina di minuti alla bella chiesetta dei Santi Gervasio e Protasio. L’antica cappella (secolo XV), dedicata ai due fratelli gemelli del III secolo d.C. martiri della cristianità, si può ammirare solo dall’esterno, mentre la retrostante canonica è accessibile per un’eventuale visita. Interessanti sono gli archi in mattoni delle piccole finestre e un vano a pianterreno parzialmente scavato nella roccia (m 375, 5h 15’ ).
Rientrati al ripetitore più in basso, con la stradina a nord del traliccio scendiamo comodamente nel centro abitato di Segusino e quindi al parcheggio (m 200, 6h 15’).
Principali motivi di
interesse: le belle radure con le loro casere; gli esempi di
vecchie architetture rurali lungo il n.1003; le località Pra’ dell’Erta e Pra’
de Spin; i panorami offerti dalla parte alta dell’itinerario; la chiesetta dei
Santi Gervasio e Protasio.
Dove
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Cesen / Visentin
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Partenza /
Arrivo
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Segusino
(TV)
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Sopralluogo
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23.03.2013
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Quota partenza
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m
200
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Dislivello Sal
/ Dis
|
m
650
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Quota massima
|
m
850
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Difficoltà
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E
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Lunghezza
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km
12
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Tipologia
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Escursione
circolare
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Tempo
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6h
15’ (soste incluse)
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Carta 1:30000
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Zanetti
n.12
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Foto del 23.03.2013
Riva Grassa, Segusino
Casere Lobbie
Casere Lobbie
Casere Lobbie
Segnaletica a Pra' de Spin
Peurna, Sassumà e Santo visti dai pressi di Prà dell'Erta
Vista da Pra' dell'Erta verso Monte Perlo, Piave e Colli Asolani
Noci fagocitati dall'edera
Dente di Cane
Valdobbiadene e San Pietro di Barbozza
Laghetto alle falde del Monte Perlo
Elleboro verde
Ciliegio gigantesco in località Pianar
Casera diroccata nei pressi della
chiesetta dei SS Gervasio e Protasio
Primule attaccate alla roccia
Chiesetta dei SS Gervasio e Protasio
1 commento:
Great post, beautiful photos:) Greeting
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