MOUNTAINS: S. BARNABA, VALLINA E MILIES

Pizzocco visto dalla sommità del Monte Vallina

ACCESSO

Da Segusino si deve seguire la SP72 per Miliès. Superata la frazione Riva Grassa di 1 km circa, si abbandona la provinciale a favore di una stradina asfaltata proveniente da sinistra che si percorre in salita fino a trovare, dopo due tornanti, la chiesetta di San Barnaba. Nei pressi si può parcheggiare l’auto (m 400).

ESCURSIONE A PIEDI

Il piccolo edificio sacro presso il punto di partenza merita senz’altro una visita. L’interessante costruzione, risalente al XV secolo, insieme semplice arredo interno presenta dietro l’altare un quadro raffigurante il Santo con un diavoletto ai suoi piedi. Questo fatto curioso è valso all’Oratorio di S. Barnaba l’appellativo di “céseta del diaolet”, cioè chiesetta del diavoletto, col quale gli abitanti del posto identificano il luogo. Iniziamo la salita camminando lungo la stradina che per diverse centinaia di metri avanza circondata da enormi alberi di castagno e da sporadiche casere. Siamo sul sentiero CAI n.1002, che ci porterà in cima al Monte Vallina e poi alla Forcella Col da Fi. Intorno ai 500 metri di quota inizia una bella mulattiera lastricata che si inerpica lungo il crinale meridionale del Vallina consentendo al panorama di aprirsi sempre di più verso le cime dei Monti Zogo, Cesen, Orsere e Grappa. Lasciamo alla nostra destra una bella casera con fienile nel sottotetto (m 550, 30’) e col fondo della mulattiera a tratti rovinato dal passaggio del metanodotto, raggiungiamo la località C.re Miliane (m 750, 1h 20’), dove sorgono due edifici ristrutturati affacciati verso meridione. Poco a monte,

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a Casere Poset (m 910, 2h). Il luogo è caratterizzato da due belle casere ristrutturata e da un’altra, leggermente più in basso, oramai in rovina e preda della sterpaglia. Accompagnati da qualche segno bianco-rosso, riprendiamo a salire, superiamo un boschetto di conifere e con un ultimo sforzo raggiungiamo la radura sommitale del Monte Vallina (m 1067, 2h 40’). Qui il panorama si apre ampio verso le vette del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, mentre alcune casere distribuite nelle immediate vicinanze si fanno notare per le enormi piante secolari che le circondano.

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Dopo un tornante la forestale scende verso est solcando lungamente il fianco meridionale del Col da Fi. Oltrepassata di circa 300 metri una bella casera ristrutturata, abbandoniamo la stradina che stiamo percorrendo e scendiamo a destra (m 870,4h 20’) per un’evidente traccia priva di segnaletica che permette di giungere a Miliès senza fare il lungo giro per la parte più alta dell’abitato. In questo tratto si possono osservare da vicino i depositi morenici lasciati dal ghiacciaio che diverse migliaia di anni fa, col suo ritiro, diede origine all’altopiano dove sorge il paese. La scorciatoia sbuca sulla strada asfaltata poco a monte della Trattoria “da Romolet” (m 680, 4h 45’). Di fronte al ristorante, a valle del parco giochi, imbocchiamo una stradina che, tagliando in costa verso sud-ovest il Monte Vallina, guadagna dolcemente qualche decina di metri di quota e ci riporta a intersecare il n.1002 presso Casere Miliane (m 750, 5h 40’). Da questo punto torniamo al punto di partenza ripercorrendo la via della salita (m 400, 6h 30’).

Principali motivi di interesse: le secolari ed enormi piante di castagno; la chiesetta di San Barnaba; le diverse casere, alcune delle quali ristrutturate; il panorama lungo la salita; il panorama offerto dalla cima del Vallina; i depositi morenici lungo la discesa per Miliès.

Dislivello Sal / Dis	m 750
Quota massima	m 1067
Difficoltà	E
Lunghezza	km 11
Tipologia	Escursione circolare
Tempo	6 h 30’ (soste incluse)
Carta 1:30000	Zanetti n.12