Vista da Col Bartaise: Cima Campo (cono boscoso) e, dietro,
le Vette Feltrine occidentali e le Pale di San Martino
AVVICINAMENTO
IN AUTO
Il sentiero parte da Piovega di Sotto (m 200), poco
a nord di Cismon, raggiungibile facilmente da settentrione uscendo a destra
dalla SS47, in corrispondenza della Birreria del Cornale. Provenendo da sud,
occorre abbandonare la SS47 allo svincolo per Costa e portarsi sulla strada destra
Brenta per poi procedere verso nord fino al parcheggio nei pressi della
birreria anzidetta. In tutto sono circa 24 km da Bassano.
ESCURSIONE
A PIEDI
Il
sentiero da seguire è il n.791, che inizia appena a sud della birreria nei
pressi di un capitello dai colori intensi dedicato alla Madonna del Pedancino.
Dopo aver costeggiato una vecchia rete di protezione la mulattiera, che secondo
alcune fonti risale al periodo della Roma Imperiale (20 secoli fa), incomincia
ad assumere la sua vera fisionomia di ampia e importante via di comunicazione
fra l’Altopiano e il fondovalle assecondando mirabilmente l’aspra conformazione
del terreno.
I
numerosi tornanti, sorretti da robuste massicciate, consentono alla traccia di
superare le verticalità della pareti rocciose e di compiere così, con pendenza
sempre moderata, il primo balzo che conduce a sud-est della frazione Fosse di
Sotto, dove i profili del terreno diventano più morbidi.
Lungo
questo primo tratto sono numerosi i segni della fede che gli abitanti del posto
hanno lasciato nel corso dei secoli. Interessanti sono i cinque capitelli
votivi, in particolare il secondo e il terzo che recano rispettivamente le date
del 1728 e 1626. I tre senza data, pur sembrando di costruzione più recente,
sono ugualmente degni di nota e meritevoli di una sosta.
Nella
parte in piano, in corrispondenza del quinto capitello, detto “dei Meneghini” (m 520,1h), c’è un bivio dove andiamo a
sinistra lungo la variante con segno bianco-rosso del n.791. Presto sbuchiamo
in una radura con un paio di baracche dove il panorama si apre verso Enego,
leggermente sopra di noi.
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Rientriamo sui nostri passi per qualche minuto fino a intercettare, nel tratto piano, una mulattiera con la quale scendiamo a ovest verso Valdifabbro. Qui incontriamo una stradina asfaltata, coincidente in questo tratto col n.800, che seguiamo verso nord fino a Enego (m 770, 2h 50’).
Rientriamo sui nostri passi per qualche minuto fino a intercettare, nel tratto piano, una mulattiera con la quale scendiamo a ovest verso Valdifabbro. Qui incontriamo una stradina asfaltata, coincidente in questo tratto col n.800, che seguiamo verso nord fino a Enego (m 770, 2h 50’).
Dopo
un’adeguata sosta, attraversiamo la piazza del paese e poco prima di giungere
alla imponente chiesa, ritroviamo a destra la traccia n.791 che avevamo
abbandonato salendo per seguire la variante. Con questa mulattiera perdiamo
rapidamente quota e, col panorama del Col del Gallo davanti, giungiamo a Fosse
di Sopra (m 612, 3h 30’),
caratteristico borgo con un pregevole capitello affrescato dell’anno
1757 eretto in mezzo alle case. La
lapide rende conto del modo di scrivere usato
a quei tempi. A Fosse di Sotto (m 532, 3h 45’), superate le vecchie case
dai muri di pietra coi poggioli di legno sulle facciate, abbandoniamo il n.791
per seguire in discesa una stradina situata qualche decina di metri a monte del
tornante della strada che sale a Enego. Transitiamo vicino a una bella casera sullo
sfondo del versante opposto del Canale di Brenta e, dopo alcuni terrazzamenti,
giungiamo a Bastia (m 430, 4h 15’). Superata la borgata,
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Qui troviamo la mulattiera n.868 con la quale arriviamo sulla pista ciclabile del fondovalle (m 220 , 5h). Seguendo quest’ultima verso sud, accompagnati dal mormorio delle acque del Brenta, rientriamo al punto di partenza (m 200, 5h 30’).
Principali motivi di interesse: le antiche vie di comunicazione tra Enego e il fondovalle; i numerosi capitelli votivi con le loro scritte; le frazioni Fosse di Sotto e Fosse di Sopra con le caratteristiche costruzioni; i panoramiche si spingomno fino alle Pale di San Martino; i terrazzamenti delle località Bastia e Culicello.
Difficoltà: E
Dislivello Sal / Dis: m 570
Lunghezza: km 12
Tempo: 5h 30' h (soste incluse)
Carta: Canale di Brenta Sez. Vicentine CAI, scala 1:25000
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Qui troviamo la mulattiera n.868 con la quale arriviamo sulla pista ciclabile del fondovalle (m 220 , 5h). Seguendo quest’ultima verso sud, accompagnati dal mormorio delle acque del Brenta, rientriamo al punto di partenza (m 200, 5h 30’).
Principali motivi di interesse: le antiche vie di comunicazione tra Enego e il fondovalle; i numerosi capitelli votivi con le loro scritte; le frazioni Fosse di Sotto e Fosse di Sopra con le caratteristiche costruzioni; i panoramiche si spingomno fino alle Pale di San Martino; i terrazzamenti delle località Bastia e Culicello.
Difficoltà: E
Dislivello Sal / Dis: m 570
Lunghezza: km 12
Tempo: 5h 30' h (soste incluse)
Carta: Canale di Brenta Sez. Vicentine CAI, scala 1:25000
Foto del 17.04.2012
Il Sentiero della Piovega (di sotto), antica via armentaria
Capitello dei Meneghini
Enego
Ricovero
Panorama dal Col Bartaise: a sinistra, in lontananza,
le Pale di San Martino; fra le nubi le Vette Feltrine
Ciliegio fiorito a Valdifabbro
Casera a Valdifabbro
Ricovero per attrezzi a Valdifabbro
Capitello dell'anno 1757, a Fosse di Sopra
Sentiero verso Bastia. Il paese in fondo è Gat,
sulla sponda opposta del Canale di Brenta
Casera sul sentiero per Bastia. Sullo sfondo Gat
Vecchie "masiere" (terrazzamenti)
Culicello
Scala di accesso a una "masiera"
... famiglia di gelsi
Segnaletica presso la pista ciclabile della Valsugana
Covolo del Butistone
1 commento:
Beautiful places and views, I adore such surroundings. I am greeting
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