AVVICINAMENTO IN AUTO
Il punto di partenza è presso l’ex Bar Rosna, situato tra due gallerie stradali ravvicinate lungo la SR50 che da Fonzaso conduce a Fiera di Primiero. Provenendo da sud, occorre oltrepassare Moline e, all’uscita dalla galle-ria Pulz, girare subito a sinistra; presso l’edificio dell’ex bar si può parcheggiare comodamente (m 480).
ESCURSIONE A PIEDI
Dal parcheggio procediamo verso nord per qualche decina di metri fino a trovare sulla sinistra il sentiero che in breve scende verso una passerella pedonale con la quale ci portiamo sulla sponda opposta il torrente Cismon. Qui inizia una bella mulattiera che,
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Sul piccolo altopiano sorge Pugnai, un vecchio in-sediamento disabitato con una decina di case ravvicinate a ridosso di una cappella dedicata alla Madonna (m 665, 30’). Un piccolo campanile, integrato nella costruzione, reca ancora la campana all’interno della nicchia sommitale, mentre al suo esterno sono visibili i vecchi isolatori ceramici usati un tempo per i fili della corrente elettrica. Alcune casere appaiono in buono stato di manutenzione e recano i segni tipici dell’architettura montana di questa zona, caratterizzata da un significativo uso del legno nei poggioli e nelle facciate. Nella casera più a nord, sullo stipite della porta si legge ancora la scritta “Scuola ai Pugnai”, mentre nelle vicinanze della cappella, presso un lavatoio, una fontana eroga tuttora acqua corrente. Dal vecchio borgo seguiamo
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“Oasi del Conserlo” giriamo a destra. La nuova traccia sale all’interno di una bella faggeta e con-duce in breve ad una radura con due casere disabitate (m 720, 50’) in posizione panoramica verso il Monte Vallazza e il Sass Falares. Gli edifici, circondati da terrazzamenti ben conservati, sorgono nei pressi di una fontana datata 1911 affiancata da un giardinetto con fiori e piante aromatiche. Nelle vicinanze c’è anche la stazione di una vecchia teleferica. Una delle costruzioni reca sulla parete nord una nicchia vuota col nome di S. Antonio da Padova e la data del 1900. Presso la fontana c’è un bivio dove andiamo a sinistra, riservando al rientro la traccia che scende a destra. Senza problemi di orientamento, seguiamo in salita la bella mulattiera che presto esce dal bosco per affacciarsi sulla Val della Selva e percorrerne il versante sinistro idrografico verso il Col de Mur. Questo è un tratto in costa molto panoramico che culmina su una piccola “terrazza” prativa (m 990, 1h 40’) a perpendicolo fra la Val della Selva e la Val Roper. Da questa posizione possiamo ammirare a nord le Pale di San Martino, mentre il Vallazza e il Sass Falares, che già da un po’ accompagnano il nostro cammino, appaiono ora vicini in tutta la loro imponenza. Il sentiero adesso entra nel fitto bosco di conifere e in costa avanza sicuro per qualche centinaio di metri per poi perdersi improvvisamente nei pressi dei ruderi di una casera (m 1030,1h 50’). Siamo nei prati del Conserlo, dove invertiamo la marcia per rientrare col sentiero della salita. Giunti alle due casere, nel bivio presso la fontana (m 720, 2h 25’) lasciamo a destra la traccia dell’andata e procediamo in discesa verso nord-est. Presto intercettiamo la mulattiera di collegamento tra Pugnai a Bellotti che, seguita verso destra (sud), in pochi minuti conduce a Pugnai (m 665, 2h 35’). Qui, una tabella con la scritta “Rosna” indica la via, già percorsa in salita, che ci riporta al parcheggio (m 480, 3h).
Principali motivi di interesse: l’antica contrada di Pugnai, parzialmente recuperata e saltuariamente abitata; le casere dell’area faunistica protetta “Oasi del Conserlo”; le belle mulattiere; i panorami, specie in autunno.
Dislivello Sal / Dis: m 550
Difficoltà: E
Lunghezza: km 4
Tempo: 3 h (comprese le soste)
Carta: Tabacco n.023, 1:25000
1 commento:
Interessante percorso da fare per chi ama la montagna come era e come e ridotta dal capitalismo di massa.
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