Cascata del Salton
AVVICINAMENTO IN AUTO
Il punto di partenza si trova al confine tra le province di Belluno e Trento in località Ponte Aron (m 470), raggiungibile da Lamon seguendo per qualche chilometro la strada che conduce a Castello Tesino. Limitate possibilità di parcheggio.
ESCURSIONE A PIEDI
Il programma dell’escursione prevede la visita alle grotte e alla cascata del Salton con rientro lungo un tratto della Via Claudia Augusta Altinate. Dal parcheggio torniamo verso Lamon lungo la strada asfaltata per qualche minuto, oltrepassiamo il ponte sul torrente Senaiga e procediamo per alcune decine di metri fino a trovare sulla sinistra (nord-est) una tabella di legno con l’indicazione “La Val”. Seguiamo questa traccia che in breve conduce sulla strada carrabile che porta a La Val (Valle, sulle cartine). Qui andiamo a sinistra (nord-ovest) e al vicino tornante procediamo diritto per la strada boschiva che corre sulla sinistra idrografica della Val Senaiga costeggiando l’omonimo torrente. Accompagnati dal fragore dell’acqua arriviamo in loc. Franza dove finalmente troviamo una bacheca con la piantina del percorso che intendiamo seguire (m 486, 25’) e una tabella con l’indicazione della prima grotta, il “Bus de la Bela”.
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Oltre il vecchio mulino il sentiero scende lungo le ripide pareti del Boal Santo e in breve conduce sul greto del torrente Senaiga nei pressi di una piccola centrale idroelettrica ancora funzionante (m 600, 1h 55’). Attraversiamo il torrente con un traballante ponticello di corde e iniziamo a risalire il suo corso lungo un tratto angusto e umido di valle fino a trovare un secondo ponticello, più solido e recente del primo, che ci riporta sulla sinistra idrografica. Alcune tabelle ci guidano alla Grotta dell’Acqua Nera che raggiungiamo con una deviazione di pochi minuti dal sentiero principale (m 650, 2h 40’). Le dimensioni di questa grotta sono inferiori rispetto a quelle della precedente, ma sempre ragguardevoli. Vicino al suo ingresso si trovano i resti di una ruota a pale che in passato azionava con la forza dell’acqua una teleferica che ora non c’è più.
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superiamo con una cengia una parete verticale oltre la quale si comincia a sentire il fragore della Cascata del Salton ancora nascosta. Per raggiungere il punto d’osservazione risaliamo un pendio prativo e finalmente quel salto d’acqua di trenta metri, con la sua grande marmitta alla base, appare in tutta la sua bellezza (m 680, 3h). Uno spettacolo veramente notevole.
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Oltre il vecchio mulino il sentiero scende lungo le ripide pareti del Boal Santo e in breve conduce sul greto del torrente Senaiga nei pressi di una piccola centrale idroelettrica ancora funzionante (m 600, 1h 55’). Attraversiamo il torrente con un traballante ponticello di corde e iniziamo a risalire il suo corso lungo un tratto angusto e umido di valle fino a trovare un secondo ponticello, più solido e recente del primo, che ci riporta sulla sinistra idrografica. Alcune tabelle ci guidano alla Grotta dell’Acqua Nera che raggiungiamo con una deviazione di pochi minuti dal sentiero principale (m 650, 2h 40’). Le dimensioni di questa grotta sono inferiori rispetto a quelle della precedente, ma sempre ragguardevoli. Vicino al suo ingresso si trovano i resti di una ruota a pale che in passato azionava con la forza dell’acqua una teleferica che ora non c’è più.
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superiamo con una cengia una parete verticale oltre la quale si comincia a sentire il fragore della Cascata del Salton ancora nascosta. Per raggiungere il punto d’osservazione risaliamo un pendio prativo e finalmente quel salto d’acqua di trenta metri, con la sua grande marmitta alla base, appare in tutta la sua bellezza (m 680, 3h). Uno spettacolo veramente notevole.
Ripercorriamo lo stesso sentiero fino alla loc. Pian, dove facciamo una lunga pausa, e da qui per stradina a tratti asfaltata in leggera salita raggiungiamo la contrada Crosere, vicino a San Donato, con le sue case dai caratteristici poggioli di legno sulle facciate (m 820, 5h). In corrispondenza di una fontana una bacheca illustra il tratto della Via Claudia Augusta che parte da questo punto. Scendendo per questa antica via di comunicazione passiamo davanti a una sorgente d’acqua freschissima vegliata da un crocifisso di legno (m 560, 6h) e proseguiamo fino a trovare un bivio con un altro crocifisso dove andiamo a destra verso La Val. In pochi minuti siamo fra le poche case del paese (m 510, 6h 30’) oltre le quali ritroviamo il sentiero dell’andata che ci riporta al parcheggio (6h 45’).
Principali motivi di interesse: La Grotta di San Donato (detta anche Bus de la Bela); la grotta dell’Acqua Nera; la cascata del Salton; il Torrente Senaiga con le sue acque limpide; un tratto della Via Claudia Augusta Altinate; il Molin de sot; i vecchi borghi di Crosere, Pian e la Val (Valle).
Dislivello Sal / Dis: m 600
Difficoltà: EE
Lunghezza: km 12
Tempo: 6 h 45’ (comprese le soste)
Carta: Tabacco n.023, 1:25000
Foto del 2 aprile 2011
Torrente Senaiga in Loc. Franza
Grotta dell'Acqua Nera
Loc. I Pian
Loc. I Pian
Loc. I Pian
Chiesetta in Loc. I Pian
Molin de sot
Molin de sot
Primo ponte di corde sul torrente Senaiga presso la piccola centrale elettrica
Torrente Senaiga: cascatelle
Secondo ponte di corde sul torrente Senaiga
Torrente Senaiga: cascatelle
Ruderi della vecchia centrale elettrica nei pressi della Cascata del Salton
Piccola cascata prima della Cascata del Salton
Cascata del Salton: un fragoroso salto d'acqua di 30 metri
La marmitta formatasi ai piedi della cascata.
Confronto con le dimensioni di una persona (a destra)
Arrivo in Loc. Crosere
Crosere
Tratto della Via Claudia Augusta Altinate
Claudia Augusta Altinate: accesso ai terrazzamenti