Crinale sullo sfondo della Cima d'Asta. In primo piano
il Colle di San Giovanni
AVVICINAMENTO IN AUTO
Da Strigno, in Valsugana, si seguono le indicazioni per il ristorante "il Crucolo", che si supera di qualche chilometro fino a raggiungere, con una breve deviazione a sinistra dalla strada che prosegue verso Tedon, la località Cenon. Nei pressi dell’Hotel SAT Lagorai si può parcheggiare (m 1320).
ESCURSIONE A PIEDI
Dietro all’albergo iniziamo a percorrere la stradina con segnavia CAI-SAT n.362 che lentamente sale all’interno di un fitto bosco di conifere. Al primo tornante abbandoniamo la forestale per seguire il sentiero che si stacca destra e si inoltra nella Val di Montalon. Dopo aver sfiorato la bellissima Malga Campelletto, la traccia inizia a risalire più decisa il versante destro idrografico della valle, passa davanti a un capitello di S. Antonio scolpito in un tronco (m 1656, 50’) e raggiunge una cancello di legno con una staccionata, proprio quando il bosco comincia a diradarsi. Da qui iniziamo anche a vedere la parte alta della valle, con la Malga Montalon e la forcella omonima che separa l’imponente e isolata Pala del Becco dalle propaggini occidentali della Cima delle Buse. Appena oltre la staccionata, una passerella di tronchi su un torrente precede di qualche metro la deviazione e destra per la Casera Costa, segnalata dalla presenza di una tabella (m 1700, 1h 15’). Qui abbandoniamo il n.362 per iniziare il tratto che, seguendo sentieri privi di segnaletica, ci condurrà alle Malghe Costa (bassa e alta) e Val Sorda II, transitando alle falde della Cima delle Buse e del Montalon in un crescendo di scorci panoramici veramente entusiasmante.
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Percorso un breve tratto all’interno del bosco sbuchiamo nei prati della Malga Costa, visibile appena sopra di noi. Con una breve risalita siamo nei pressi del complesso, composto da alcuni edifici che in parte versano in evidente stato di abbandono (m 1823, 1h 50’). La posizione dove sorge la malga è particolarmente bella. Sull’altro versante della valle, all’incirca alla stessa quota, appare la radura della Malga Montaletto sovrastata dalle cime dei Monti Setole e Valpiana, mentre a nord il panorama si allarga alle già citate Pala del Becco e Cima delle Buse, che da questa quota appaiono in tutta la loro imponenza. Procediamo in salita dietro (est) l’edificio meglio conservato, trascurando il più invitante sentiero che, invece, si dirige in piano verso nord. La traccia, inizialmente poco visibile perché invasa dal prato, diventa quasi subito larga ed evidente e in moderata pendenza entra nel bosco in direzione della Malga Costa di sopra. Presto sbuchiamo in una bella radura da cui, con alcuni tornanti su prato, giungiamo ai ruderi del vecchio edifico (m 1990, 2h 25’). Da questa posizione, ai panorami già descritti si aggiunge quello della Malga Montalon, 120 metri più in basso verso ovest. Continuiamo a salire verso est per sentiero libero in mezzo a piante di rododendro fino a raggiungere la sommità del dosso “La Costa” (m 2100, 2h 45’), che si allunga verso sud partendo direttamente dalla Cima delle Buse. Il panorama, che finora era stato bellissimo ma parziale, qui diventa a 360°. A est si eleva maestosa la Cima d’Asta seguita verso sud da tutte le altre che vanno dal Cengello al Gruppo di Rava. Sempre a est si scorgono perfino le Pale di San Martino. Immersi in questo ambiente dagli orizzonti molto ampi, percorriamo in leggera discesa la testata dell’ampio circo in località Fontane con l’obiettivo di raggiungere la piccola sella che separa due evidenti boschetti di larici.
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Dopo un’adeguata pausa pranzo, nei pressi dell’edificio intercettiamo il sentiero CAI-SAT n.317 che, seguito in discesa, ci conduce a Ponte Quarelo e, quindi, a Ponte Consèria (m 1470, 5h). Seguiamo ora, per qualche centinaio di metri, la strada asfaltata fino a trovare sulla destra le tabelle che ci fanno arrivare al Rif. Carlettini con un sentiero denominato “Sentiero dell’acqua”. Dal rifugio (m 1380, 5h 20’) scendiamo per duecento metri lungo la strada asfaltata per poi piegare a destra e raggiungere attraverso vaghe tracce sui prati il punto di partenza (m 1320, 5h 30’).
Principali motivi di interesse: la Malga Campelletto; la Malga Montalon; l’amena Val di Montalon; le Malghe Costa (bassa e alta); la Malga Val Sorda II; gli amplissimi panorami.Dislivello Sal / Dis: m 780
Difficoltà: EE
Lunghezza: km 14
Tempo: 5h 30' (soste incluse)
Carta: Kompass n.626, 1:25000
Foto del 30.11.2011
Torrente Montalon
Alta Valle di Montalon e Monte Valpiana
Le stalle della Malga Costa bassa
Malga Costa bassa sullo sfondo della Pala del Becco
Malga Costa bassa
Autunno in Val di Montalon
Il vecchio gabinetto della malga Costa bassa
Malga Montalon, F.lla Montalon e Pala del Becco
Cima delle Buse
Monte Valpiana visto da Malga Costa alta
Magnifica radura poco prima di Malga Costa alta
Malga Costa alta
Malga Val Sorda I, vista dal crinale Costa
Monte Montalon visto da "Fontane"
Malga Val Sorda II
Cima d'Asta vista dal crinale "Fontane"
Colori autunnali del bosco
Propaggine meridionale del Montalon,
dai pressi di Malga Val SordaII
Montalon visto dai pressi di Malga Val Sorda II
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