Questo itinerario, in forma completa, è contenuto nel libro dal titolo
"IL CANALE DI BRENTA"
pubblicato in Rete.
AVVICINAMENTO IN AUTO
Questo itinerario parte da Campolongo sul Brenta (m 150), località 9 km a nord di Bassano del Grappa. L’inizio del sentiero si trova pochi metri a sud della chiesa del centro del paese nei pressi della quale c’è ampia possibilità di parcheggio Questa chiesa ha la particolarità architettonica di avere altezza, lunghezza e lar-ghezza uguali tra loro, al punto da poter essere racchiusa perfettamente all’interno di un cubo ( "Et longitudo et altitudo et latitudo eius acqualia sunt")
ESCURSIONE A PIEDI
Dal centro del paese imbocchiamo, fra le case, il sentiero con segnavia CAI n°765 e in pochi minuti siamo ad un bivio con la tabella che illustra il percorso didattico “Antonia Dal Sasso”. Procediamo diritto per qualche mi-nuto, quindi abbandoniamo il n°765 per andare a destra seguendo le indicazioni del sentiero didattico. Una bella mulattiera lastricata inizia a percorrere la Val Brutta fiancheggiando numerose “masiere” tuttora coltivate a vite. Man mano che si sale le coltivazioni lasciano il posto al terreno incolto, ma senza la sterpaglia che si può trovare da altre parti. I muri di sostegno dei terrazzamenti sono solidi e caratterizzati dalla presenza di in-teressanti scale di collegamento fra livelli diversi perfettamente integrate nelle massicciate. Arrivati all’impluvio della Val Brutta (m 260, 25’) una grande “masiera” sembra ostruire il torrente di fondovalle. Avvicinandoci, in-vece, ci rendiamo conto della grande attenzione che gli antichi e anonimi costruttori avevano riservato al per-corso dell’acqua. Il terrazzamento, infatti, pur sbarrando la valle, è dotato di un colatoio che in caso di forti piogge permette all’acqua torrentizia di defluire senza danneggiare il manufatto e le coltivazioni. E’ un esempio istruttivo di integrazione dell’uomo con il proprio ambiente che meriterebbe di essere seguito anche ai giorni nostri. Procedendo in salita, arriviamo al Capitello degli Alpini, detto anche “Capitel de Guaiva” (m 296, 40’), costruito nel 1944 sui resti di uno preesistente, in onore della Sacra Famiglia........... ............... ............... ............... ................ ............... .......... ............ ................ .............. Da questo punto seguiamo verso sud la parte alta della strada bianca che in piano, dopo aver superato l’impluvio della Val Dritta, conduce all’intersezione col sentiero n°765 dove andiamo a sinistra, in discesa (m 470, 2h 20’). La bella mulattiera perde quota rapidamente lungo il pendio sinistro idrografico della Val dei Salti e quando interseca l’Alta Via del Tabacco andiamo a destra seguendo quest’ultima. In falsopiano superiamo l’impluvio della valle e, dopo essere passati in mezzo a piante di castagno secolari, sbuchiamo sulla strada in prossimità dei ruderi di C.ra Bonato (m 360, 2h 40’); la facciata dell’edificio presenta una nicchia recante una croce di rudimentale mosaico. Ad est della costruzione, abbandoniamo la strada per andare a sinistra lungo la mulattiera lastricata che senza ulteriori deviazioni permette di rientrare al punto di partenza (m 150, 3h).
Principali motivi di interesse: Le “masiere”, alcune delle quali dotate di colatoio per consentire il deflusso delle acque torrentizie; i castagneti secolari; gli scorci panoramici sul Canale di Brenta; i numerosi insediamenti lungo il percorso.
Difficoltà: E
Dislivello Sal / Dis: m 350
Lunghezza: km 5
Tempo: 3h 30' (comprese le soste)
Carta: 1:25000 Canale del Brenta Sezioni Vicentine CAI
Foto dell'11.03.2011
Tabella illustrativa all'inizio del percorso
Scale di collegamento fra "masiere"
Le "masiere" a lato del sentiero
"Masiera" con colatoio per il deflusso dell'acqua torrentizia
"Spelonca"
Castagneto secolare
Castagneto secolare
Ruderi di una vecchia "casara"
Insediamento in loc. Gualiva
Alberi di vimini e fichi
Castagno enorme
Particolare di un castagno morente
Ruderi di C.ra Bonato
Elleboro
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