AVVICINAMENTO IN AUTO
L'escursione prende l'avvio da Stabie, un grazioso paesino a 530 m di quota, raggiungibile dal centro di Lentiai dopo qualche chilometro di buona starada asfaltata. L'auto si può lasciare nella piazza centrale, nelle immediate adiacenze della chiesa.
ESCURSIONE A PIEDI
Il percorso che ci accingiamo a descrivere è circolare e si svolge prevalentemente su strade forestali con tratti anche asfaltati o cementati, ma comunque quasi privi di traffico, mentre il sentiero vero e proprio costituisce circa 1/4 dell'intero anello. Date le sue caratteristiche, la proposta è adatta anche ai praticanti di nordic walkig. Nei pressi della chiesa troviamo una tabella con l'indicazione del sentiero n° 4 che seguiremo fino al termine del nostro percorso circolare. Ci si dirige a nord e subito dopo il cimitero si abbandona l'asfalto per assecondare a sinistra una traccia che, mantenendosi in costa, sbuca dopo pochi minuti di cammino a ridosso di un gruppetto di case a monte del paesino Canai. Siamo di nuovo sull'asfalto che percorriamo in salita fino a incontrare un crocifisso presso il quale ritroviamo la tabella col n° 4 e i km mancanti al termine dell'anello. Qui andiamo a sinistra per inoltrarci nel bosco, prima per strada forestale, poi per sentiero sempre ben segnalato. L'unico dubbio potrebbe sorgere nel momento in cui si arriva presso una radura prativa dove si trova una tabella disposta con angolazione ambigua. Qui bisogna tenere la destra senza attraversare il prato. Dopo aver attraversato un fitto bosco si sbuca su una forestale, a tratti cementata, che percorriamo in salita per circa 1 km. In corrispondenza di un bivio, riconoscibile per la presenza di un'isola di terra spartitraffico (con la tabella del n° 4 appoggiata per terra), andiamo a sinistra. Seguiamo lo sviluppo della stradina che in leggera salita aggira un grosso faggio e, dopo qualche centinaio di metri, conduce ad un impluvio presso il quale andiamo a destra (tabella instabile che noi abbiamo sistemato) uscendo dalla strada fin qui percorsa e assecondando il sentiero che segue il ripido canalino. E' la parte più ripida dell'anello, ma nulla di difficile. Al termine della salita si sbuca sui prati che costituiscono la sommità del Monte Artent (m 1183). Qui il percorso ritorna sulla strada asfaltata e diventa molto panoramico. Seguendo la strada verso sud si passa per la bellissima località Pianezze e si giunge ai prati sommitali del Col Moscher (m 1238). In corrispondenza di una stalla con "posa" (laghetto per abbeverare le bestie) si va a destra (tabella) e si inzia il percorso di rientro. Dopo 4,5 km di strada boschiva a tratti cementata, siamo di nuovo a Stabie. Quest'ultima parte del percorso è caratterizzata da begli scorci panoramici verso la valle del Piave e verso il Monte Miesna oltre che dalla presenza di numerose casere ristrutturate.
Principali motivi di interesse: grandi panorami verso verso Val Belluna e Vette Feltrine, ambienti ameni sul Col Moscher e sul M.te Artent, casere ristrutturate, fioritura di stagione.
DIFFICOLTA’: E
DISLIVELLO: 750 m
LUNGHEZZA: 11 km
TEMPO: 4 ore (comprese le soste)
CARTINA: LagirAlpina 1:25.000, foglio n° 4
Le foto seguenti sono state scattate il 19.06.2010
Stabie. Sullo sfondo la Val Belluna
Panorama verso Val Belluna e Vette Feltrine
Grosso faggio multiplo lungo la salita
Ricovero sul Monte Artent
Prati alla sommità del M.te Artent
Prati alla sommità del M.te Artent
Dal M.te Artent verso M.te Foral, dalla parte opposta della valle
Pianezze, tra M.te Artent e Col Moscher
Stalla con "posa" sul Col Moscher
Una delle numerose tabelle che accompagnano il cammino; questa si trova sul Col Moscher
..verso Miesna e Feltre
Borgo a monte di Stabie
Prati a monte di Stabie
Capitello
Rientro a Stabie
Alcuni dei fiori trovati lungo il percorso
2 commenti:
Bellissimo giro e bellissimi posti, poco frequentati e a pochi minuti da casa. Purtroppo, come hai scritto, il percorso non è perfettamente segnalato ed è facile sbagliare strada: la segnaletica andrebbe infatti meglio sistemata. Fino a qualche settimana fa tra il Col d'Artent e il Col Moscher, proseguendo poi in direzione Monte Garda, i prati erano coperti da bellissimi narcisi. Una piccola precisazione: il paesino non è Pianai, bensì Canai. Segnalo in zona l'antica chiesetta di San Donato, con magnifici affreschi del '400. Mi son permesso di segnalare questo blog nella pagina Facebook del Gruppo Montagna Mario Bellè. Buone escursioni! Stefano
Grazie, Stefano, per la precisazione del nome del paesino e anche per la segnalazione della chiesetta di San Donato che alla prima occasione non mancherò di visitare.
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