AVVICINAMENTO IN AUTO
Da Cison di Valmarino si segue la stradina asfaltata che conduce al Bosco delle Penne Mozze. Si supera la chiesetta situata in corrispondenza del cimitero monumentale e si prosegue fino al termine della strada, dove c'è un parcheggio (m 520 circa).
ESCURSIONE A PIEDI
Nei pressi del parcheggio ci sono le tabelle che indicano i diversi sentieri che partono da qui. Noi seguiamo il sentiero del Pisol che dopo aver superato una cascatella, a 10' dalla partenza, comincia a salire deciso verso le dirupate pareti del Monte Schiaffet. A quota 770 m (50' dal parcheggio) si trova un bivio: a destra il sentiero sale verso il Rif. dei Loff, mentre noi andiamo a sinistra seguendo l'indicazione "Arco", scritta con vernice su un masso. La traccia percorre in leggera salita la testata di una vallecola a est dello Schiaffet, compie un'ampia semicirconferenza, poi riprende a salire decisa fino a una caratteristica fessura nella roccia (m 1000; 1h 20'). E' il luogo dal quale prende il nome il sentiero: l'Arco. Proseguendo, in pochi minuti si supera una stretta forcella oltre la quale inizia un tratto di sentiero piuttosto ripido che per facili roccette conduce ad una panoramica cresta situata tra il Col dei Moi e la Cima Vallon Scuro. Poco oltre incontriamo il sentiero n° 991 proveniente dal Rif. dei Loff che seguiamo per una decina di minuti, fino F.lla Foran (m 1100 circa). Qui si intercetta il sentiero n° 2 che a sinistra (ovest) sale al Col dei Moi, mentre a destra va verso la Casera Vallon Scuro, aggirando da nord l'omonima cima. Noi, invece, seguiamo una traccia evidente che risale le pendici erbose della Cima Vallon Scuro e ne raggiunge la parte sommitale (m 1286). Il panorama da questa vetta è veramente eccezionale. Ora si perde un po' di quota, si attraversa un pascolo ondulato e con una breve risalita si raggiunge la Croda Val della Pila (m 1254). La cima, anch'essa molto panoramica, è vegliata da una Madonna protetta da alcuni frammenti di obice riuniti a formare una nicchia. Questo sentiero di cresta offre paesaggi e scorci panoramici inimmaginabili se ci si limita a percorrere i sentieri numerati che corrono solo 150 m più bassi. Si riprende il cammino, che da questo punto in poi sarà in discesa, e in 10' si arriva alla forcella (m 1124) che separa la cima appena lasciata dalla Cima Agnellezze. Prendiamo ora il n° 991 fino al Passo Scaletta (m 900 circa) e poi, seguendo il n° 997, caliamo lungo un ripido canalone che permette in un'ora di rientrare al punto di partenza.
L'escursione è adatta a persone esperte per la presenza di qualche tratto leggermente esposto nella deviazione per l'Arco.
Principali motivi di interesse: l'arco di roccia; l'ambiente aspro e selvaggio; gli ampi panorami; l'alpeggio bellissimo situato tra le due cime toccate.
DIFFICOLTA': EE
DISLIVELLO: 850 m
LUNGHEZZA: 8,5 km
TEMPO: 5 ore
L'arco naturale
All'interno dell'Arco
La cresta prima della F.lla Foran
Vapori verso Canidi...
Cresta verso F.lla Foran, visibile in fondo
Col dei Moi avvolto dai vapori
La cresta percorsa vista dalla Cima Vallon Scuro
Da Cima Vallon Scuro verso Croda Val della Pila
Madonna sulla Croda Val della Pila
Da Cima Vallon Scuro verso Val Belluna (nord)
Croda Val della Pila vista dal sentiero che scende al Passo Scaletta
Scabiosa
La cresta percorsa vista dal Bosco delle Penne Mozze
1 commento:
Interessante la variante per la cresta. Provvederò...
Matteo
Posta un commento